Dal catasto dell’Abbazia di S. Andrea in flumine si legge:
“L’Abbazia di S. Andrea in fiume, sta alla radice del Monte Sant’Angelo di Ponzano in un rialzo, che le rende bella vista, godendo la pianura delli saletti irrigati da diverse acque, et dal fiume Tevere, et le colline amene, che le restano in prospettiva, et intorno con la varietà delle montagne”.
Nonostante i secoli trascorsi da questa descrizione del 1600, il celebre monastero, distante km. 2 dal centro abitato ancora gode di una posizione rivilegiata e di uno straordinario panorama.
Di gran lunga l’abbazia rimane il più noto ed importante complesso monumentale, la cui chiesa secondo la leggenda venne fondata nel VI secolo da Galla, mentre il monastero, Secondo Benedetto, monaco di S. Andrea vissuto nel X secolo, sarebbe stato edificato nell’VIII secolo da Carlomanno, fratello di Pipino il Breve.
La chiesa è caratterizzata da un raro esempio di jubé, una galleria su tre archi con funzione di pulpito e posta a divisione tra il presbiterio e la zona riservata ai fedeli. Si possono ancora ammirare gli splendidi mosaici cosmateschi e l’elegante ciborio firmato da Nicola e Giovanni Guittone. Al XV secolo risale la decorazione pittorica con la Resurrezione nel catino absidale e la Crocifissione nell’arco trionfale.